(Autoproduzione) In una scena folk lombarda sempre più rigogliosa e affollata si inseriscono oggi gli Atlas Pain, che esordiscono sul mercato con un demo autotitolato breve ma incisivo. Dopo la intro d’atmosfera, “Annwn’s Gate” mette insieme il sound folk dei Rhapsody (of Fire) d’annata con suggestioni più estreme, vagamente alla Equilibrium; assai simpatico e godibile lo strumentale “Foreign Lands”, un medley che unisce e metallizza i temi di alcune famose soundtrack di ambito epico e fantasy (si va da “Lord of the Rings” a “Pirates of the Caribbean”). Ma è “Once upon a Time” il capolavoro del demo: un brano veloce e diretto, con un refrain da antologia per la sua epicità. In poco più di un quarto d’ora gli Atlas Pain dimostrano di avere un gusto eccezionale per la melodia e una accattivante capacità di scrittura musicale: ora li vogliamo con un album!
(René Urkus) Voto: 7,5/10