(Sentient Ruin Laboratories) In due tracce questi californiani vogliono decisamente farci sentire di cosa sono capaci. Riusciti nell’impresa? Diciamo che i nostri son fortunati ad aver beccato il sottoscritto come recensore. Perché se non ti piace il Crust e il Black (occhio, ho messo una “e” intersecante, non una “o” esclusiva) allora ti ritrovi cestinate questo tipo di uscite in un battibaleno. Invece -per fortuna- sono capitate sotto le mie grinfie: diciamo che il connubio Crust/Black non è affatto scontato o banale, avendo in comune questi generi solo l’attitudine estrema nel concepire il suonato. Ecco allora due tracce irriverenti e politicamente scorrettissime, piene di riferimenti annichilenti. Ma anche nere e maligne come solo una canzone Black sa essere. La fusione operata dal combo non è stucchevole e per nulla immediata, risultando al contempo amalgamata e coesa. Se dovessi ascoltare un intero album così… Beh non mi dispiacerebbe affatto. Label, siete avvisate…
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10