(Godz Ov Wars Productions) Una veramente poco rassicurante intro apre al debutto degli spagnoli Atrexial, fautori di un album che, senza mezzi termini o giri di parole, doveva essere un album fatto dai Dimmu Borgir se solo questi ultimi non si fossero smarriti per strada. In 12 tracce vengono poste le basi per un sontuoso muro sonoro convincente in ogni minima parte. Il suono è preciso e possente, le orchestrazioni, per la verità appena accennate, sono sempre e comunque funzionali a strutture canzoni semplice ed immediate. Mattatore il cantante, con una voce non particolarmente personale ma di sicuro impatto e indubbia potenza. I ritmi sono incessanti per tutta la lunghezza dell’album, con la batteria a macinare blast beat come se piovesse. I riff sono quanto di più scontato ci si possa attendere nella struttura, eppure sono energici e pieni di vita. L’album, di per sé semplice, si rivela in definitiva una prova molto più che buona, grazie ad un gusto sopraffino per il black d’autore.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10