(Wormholedeath Records) Che strani questi svizzeri… Solo ascoltando il primo brano “Rapture” mi son venuti in mente prima gli Impaled Nazarene, poi i Callenish Circle, poi un po’ di metal ottantiano ed infine i Dark Tranquillity. Si, direi che qui c’è qualcosa che non torna. Poi attacca il secondo brano ed ecco spuntare gli Arch Enemy… La situazione si fa complicata. Insomma, si sarà capito che con gli Atropas le influenze sono molteplici e molto diverse tra di loro. Ma ciò non deve assolutamente spaventare, perché son certo che era l’intento della band fin dall’inizio. O almeno questo verrebbe da pensare se si considera la sicurezza che traspare dall’esecuzione del combo, sempre a metà strada da ferocia e tecnica, tra virtuosismo e istinto. Un EP vario questo, ce potrebbe piacere nei singoli brani ad una moltitudine di persone. E che riflette un’ispirazione compositiva davvero sopra la media. A buon rendere allora. Ci sentiamo col nuovo album…
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10