(Cruz Del Sur Music) Gli Attacker sono tra i nomi di maggior lustro della scuola heavy metal statunitense, nascono negli anni ’80, verso la metà, e l’ultimo album pubblicato risale solo al 2016, ovvero “Sins of the World”. Gli Attacker hanno avuto una storia singhiozzante in fatto di continuità nella loro attività musicale, tanto che oggi la band vede il solo Mike Sabatini, batterista, come elemento di lungo corso, nonché uno dei due chitarristi, Mike Benetatos, in formazione non dagli anni ’80 come Sabatini ma dai primi anni dei 2000. L’heavy metal degli Attacker è più arcigno e serrato oggigiorno tanto che l’elemento power metal svilisce in favore di uno speed-thrash metal arrembante, anche grazie alla voce di Bobby Lucas che potrebbe essere tacciato per un similare di Steve ‘Zetro’ Souza! Bobby, anche voce dei Morbid Sin, è davvero eccellente con attorno questi riff ben quadrati, tignosi, dalle distorsioni al vetriolo e con alle spalle un drumming che gioca tra tempi spartani e rullate impetuose che sottolineano i cambi di marcia. “The God Particle” non arriva ai trentaquattro minuti di durata ma esibisce una solidità compositiva nonché dei singoli musicisti davvero interessante. Benetatos e l’altro chitarrista Jon Hasselbrink – un ex Morbid Sin – creano un impianto ritmico con le sei corde incalzante e senza cali di tensione. Anzi, diversi sono i pezzi che rappresentano un crescendo dal punto di vista delle trame, come “River of Souls” oppure la title track. Posto che anche gli assoli, brevi ma incisivi, hanno il loro peso, le due chitarre svolgono adeguatamente le proprie mansioni. “The God Particle” è un album d’assalto, forgiato in studio da una band che suona con onesta attitudine old-style.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10