(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Dopo il debutto “End of Chapter” (recensione qui) del 2017, tornano i lituani Au-Dessus! Credevate si fossero persi? Giammai! Line up stabile, assalti frontali senza ritegno, un groove ed una progressione ancora una volta vicini al black francese. Il tutto dentro l’alone di mistero di quei quattro membri noti ma non esplicitamente, uniti in questa missione di black metal freddo come il ghiaccio, black metal antico in chiave dissonante, con linee di basso cariche di pathos, linee vocali strazianti e tuonanti, chitarre impegnate in arpeggi e accordi destabilizzanti, incompatibili con armonia ed equilibrio vitale… anche se immensamente coinvolgenti, ricchi di melodia, di energia prorompente. Non c’è una vera separazione tra le cinque imponenti tracce, le quali sono come cinque capitoli di un’unica odissea oscura: dalla tetra e lunga introduzione “Negation I”, alla glaciale e rocambolesca “Negation II”, passando per la devastante “Lethargy”, la trionfale “Epiphany” e la lacerante e conclusiva “Alienation”. Con in copertina questa rappresentazione di volto umano classico, esaltato in chiave computer graphic, con i pannelli del digipak che ne estremizzano i dettagli, arrivando ad una esplosione del volto stesso, alla distruzione, verso una separazione atomica alla quale può solo fare seguito la fine o una riparazione (‘mend’, ndr), il nuovo EP degli Au-Dessus prosegue quel cammino dentro la tempesta degli inferi, verso il nulla totale ed il piacere dell’oscurità assoluta.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10