(Personal Records) Le origini degli August Moon risalgono a più di trent’anni or sono, precisamente nel 1993, quando due giovanissimi ragazzi finlandesi, al tempo militanti nella doom metal band As Serenity Fades decidono di formare un gruppo parallelo orientato verso sonorità più estreme, affini al death melodico che al tempo imperava in Scandinavia. Questo progetto durò un paio di anni, il tempo di pubblicare un demo ed un promo tape, poi raccolti insieme nel 2011, in occasione dello split con gli stessi As Serenity Fades. Nel frattempo, nel 2014, la band si riforma e ben dieci anni dopo ci troviamo finalmente tra le mani “Something Eldritch And Macabre”, album di debutto che ci riporta direttamente al death scandinavo dei ’90s, ma riletto con buona personalità, un ottimo appeal tecnico ed energia da vendere. L’opener “In The Gallery Of All Things Macabre” sorprende per la varietà nel riffing e ottimi arrangiamenti in grado di creare grandiosi contrasti tra momenti aggressivi ed altri maggiormente introspettivi. “Journey To Other-Worldly Realms And Beyond” alterna sfuriate ai limiti del black metal a grandi melodie che sfumano in una sezione molto tranquilla e rilassante, prima dell’impressionante accelerazione finale. Sorprendenti i richiami al metal classico su “Summoning Of The Feathered Serpent”, brano ricco di armonizzazioni tipicamente NWOBHM, mentre ben più estrema si rivela essere “Something Eldritch Up In The Heavens Soon To Reak Havoc Upon The Earth”, farcita di cambi di tempo uno più esaltante dell’altro. Un album che sembra essere uscito direttamente dagli anni ’90, ma talmente di qualità da non suonare minimamente datato.
(Matteo Piotto) Voto: 9/10