(Domestic Genocide) Debutto discografico per gli Auslander, band Statunitense formata da componenti degli street rockers Ten Seconds March e attivi in ambito underground da una ventina d’anni. Il genere proposto dal trio è un punk’n’roll molto melodico dal forte sapore pop, senza per questo risultare ruffiano come, ad esempio i Blink 182, collocandosi a metà strada tra i classici Ramones (la breve “We Don’t Wanna Be” sembra uscita dal song book di Dee Dee Ramone) e Sex Pistols (“I Hate Hipsters”) e bands più moderne come Stiff little Fingers e The Business. L’album contiene otto brani e dura poco più di un quarto d’ora; questo significa pezzi brevi, concisi e diretti, sorretti da ottime melodie che si stampano istantaneamente in testa, come in “Never Give It Up”, anch’essa figlia dei Sex Pistols o la rock’n’roll oriented “Total Fucked Up Mess”, dall’irresistibile refrain. Degni di nota anche “Brats And Beer”, song scoppiettante che esplode nel ritornello e la conclusiva title track, introdotta da un basso pulsante e dotata di un chorus semplice ma coinvolgente. Un album che, grazie anche alla breve durata, si presta ad essere ascoltato anche più volte, regalando momenti di sana spensieratezza.
(Matteo Piotto) Voto: 6,5/10