(Inverse Records) Una gestazione durata dodici lunghissimi anni. Demo ed EP, decine di concerti… ma solo ora i finlandesi -di Turku- riescono a giungere al debutto; sicuramente una ammirevole determinazione, passata anche per molteplici cambi di line up. Ma “Amal’l” vale l’attesa, vale la perseveranza in quanto è un album breve (poco più di mezzora) ma decisamente potente, incisivo, capace di mescolare sonorità classiche, orientate al death metal, con una imponente componente moderna, ricca di riff travolgenti, melodie coinvolgenti ed arrangiamenti ricercati, senza comunque mai perdere la potenza e la forza d’assalto. Molto versatile il singer Anssi Rissa che dimostra una ampio range vocale, da un growl feroce ad un clean potente e melodico. Le canzoni hanno un’ottima struttura, sono coinvolgenti, complesse ma non criptiche, sempre ricche di melodia e teorie ritmiche d’impatto. Apre “Burn” che immediatamente mette in mostra un po’ tutti gli aspetti della musica degli Autere, seguita dal groove travolgente di “Circle Of Kinetic Damage”, un pezzo che per certi aspetti riesce pure a sfociare nel nu-metal, restando comunque fedele al death, ma dimostrando l’ampiezza creativa della band. Ritmica impattante che poi sfocia ancora in un nu-metal oscuro e pesante con “Redeemers”, mentre risulta dinamica, grintosa ma anche atmosferica l’ottima “Lines”. Veramente bella “Horizon” la cui parte melodica è sublime, con un ottimo assolo ed una geniale contrapposizione tra parti atmosferiche e ritmiche graffianti. La pesantezza tocca un doom moderno con “Bloodlands”, un pezzo che comunque è ricco di groove, scorrevole, travolgente. Più oscuro e decadente il killer riff della conclusiva “Allies”, una canzone molto emotiva anche dal punto di vista melodico, ancora una volta con un ottimo assolo. Nonostante sia il debutto, è palese che la band ha molta esperienza. Il loro sound prende molti concetti della storia, tra questi il death metal, il nu-metal (Static-X, Disturbed), il groove metal alla Pantera, li riassume, da loro nuova vita, nuova melodia, nuova energia. “Amal’l” è un disco scorrevole, coinvolgente, ricco di spunti. L’unica vera pecca sono le nove tracce che sommano appena trentaquattro minuti di musica: dieci minuti in più con questo sound, con questi assoli, con questo vocalist avrebbero dato un immenso valore aggiunto al disco, considerando anche che si tratta del frutto di dodici anni di attività.
(Luca Zakk) Voto: 7/10