(Nuclear Blast Records) Torna la magia occulta degli svedesi Avatarium, con questo quarto lavoro, e questa volta, più delle altre, si lasciano andare integrando maggiormente nel loro doom divagazioni folk, jazz e meraviglie psichedeliche! L’assenza (dall’album precedente) del fondatore Leif Edling (Candlemass) è marginale, visto che l’artista contribuisce ancora (con ben tre brani in questo lavoro), ed inoltre rimane solida ed invariata la radice della line up, con Lars Sköld (Tiamat) alla batteria, Marcus Jidell (The Doomsday Kingdom, ex-Evergrey) alle chitarre e Rickard Nilsson agli organi/tastiere… oltre alla favolosa voce di Jennie-Ann Smith. Emozione: è questa sensazione che aleggia attraverso ciascuno dei nove bellissimi brani, con intensi arrangiamenti, sempre suggestivi, sempre avvolgenti… e sempre dominati da quella voce sensuale ed irresistibile. “Voices” è subito convincente, con la melodia vocale provocante e quelle chitarre che integrano arpeggi malinconici con riff dolci ma taglienti e piccoli licks che accentano con prepotenza l’intero brano. Il riff doomy di “Rubicon” è dannatamente catchy, con un ritornello dal sapore epico. Intensa e struggente “Lay Me Down” con una performance vocale di Jennie-Ann stupefacente. Pesante “Porcelain Skull”, sapore occulto su base rockeggiante nella la scatenata “Shake That Demon”, brano con un finale dal gusto prog e psichedelico dal quale emerge pure un sassofono. Pura emozione con l’ardente ed appassionata “Great Beyond”, brano dal finale epico e dannato, un’altra canzone dove la vocalist fa la differenza. Dettagli progressivi sulla toccante title track, oscura “Epitaph Of Heroes”, mentre la conclusiva e dolcissima “Stars They Move” chiude l’album con una infinita malinconia resa poetica e dolce dalla voce della frontwoman. Un album che ipnotizza, rivelando dettagli e ricami oscuri ascolto dopo ascolto. Un’altra opera di musica che fluttua attorno teorie tetre, emozioni oscure, incantesimi proibiti.
(Luca Zakk) Voto: 9/10