(This Is Core Music) Le radici di questa band italiana sono corte. La nascita è recente, 2008, e avvenne sotto il segno del post-hc. Dopo “Where The Ocean Meets The Sky”, un EP, e una buona manciata di live, gli Avenue Of Heroes partoriscono, a seguito di una lenta gestazione, un debutto nel segno del metalcore più classico, e cioè “Consequences”. Debutto limato con certosina pazienza e cura, dei suoni e degli arrangiamenti. Le canzoni hanno tutte lo stesso schema e le coordinate del genere suonato, ma “Consequences” è soprattutto una buona infusione tra melodie e groove aggressivo, attraaverso un ottimo duo chitarristico, ben seguito dai due compagni della sezione ritmica. Un lavoro bipolare dunque, nel suo sound massiccio e melodico insieme, delineato dalla voce clean di (Lorenzo Bagnariol, batterista) che si mette in buona coesione con lo scream di Manuel Manca. La trama delle chitarre è dunque quella più tradizionale: giri, arpeggi e riffs cristallini, sempre tesi a dare una impronta melodica alle canzoni e qualche buona sfuriata metal, densa di groove e tanto melodic metalcore/death metal. Ne vengono fuori un gruppo di canzoni con un elevato tasso di fruibilità, ma anche spesso simili nella loro sostanza, soprattutto nei ritornelli in voce clean. Questo non impedisce di mettere in risalto brani come “Trading Yesterday”, “Let This World Sink”, o la furiosa “My Strength”, tra le prove migliori delle due chitarre (Valerio Mastrandoni e Gian Luigi Crecco) oppure “Not Today”, un loro classico. Lavoro accattivante e svolto con energia ed entusiasmo, da parte di un manipolo di talenti in erba.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10