(BlackSeed Productions) In giro dal 2010, gli spagnoli Aversio Humanitatis giungono alla seconda pubblicazione, un EP, dopo il debutto del 2011. Propongono death/black interessante ed in un certo senso personale; non si tratta del classico blackned death metal, in quanto qui rimangono diverse componenti prettamente death (drumming in particolare), ma l’oscurità delle tematiche, il vocalist dalla tecnica death ma dal timbro più estremo ed un songwriting che materializza ipotesi melodiche troppo fredde per il death e troppo complesse per il black, rendono “Longing for the Untold” un quattro tracce estremamente interessante, coinvolgente con molte parti travolgenti e varie parentesi catchy, spezza vertebre. La title track apre con un black mescolato ad un death old school (o proto-black) e manifesta subito odio, senso di asfissia e violenza; varie le aperture melodiche fino ad una sequenza di riff poco rilassanti, ortopedicamente poco salutari. “Prison of Shattered Glass” è più contorta, meno esasperata ma ricca di dissonanze che si espandono in un ambiente saturo, fumoso, violentemente tossico. “The Evershifting Path” mette in scena un terrore ancestrale espresso con sonorità antiche, voce ancor più cavernosa… prima di un repentino cambio inizialmente atmosferico e poi malignamente marziale. La conclusiva “Advent of the Inescapable” è forse il brano più blackned death metal, nel senso moderno del termine, fino ad un’altra parentesi atmosferica di magistrale energia e senso evocativo. Intensi. Incredibilmente oscuri e pesanti. Ma con idee intelligenti, soluzioni melodiche ed atmosferiche non complesse ma tantomeno banali. Se questo EP conferma il percorso stilistico della band, allora il prossimo full length è da tenere d’occhio assolutamente.
(Luca Zakk) Voto: 8/10