(Mausoleum Records) Gli Awaken sono praticamente una loro nuova versione degli a me sconosciuti Lazarus, dato che tre membri di questa power band americana sono confluiti in questo nuovo progetto, a dire la verità molto più orientato verso un maturo progressive. “As the Dark, so the Light” ha un suono pieno e avvolgente, che a tratti mi ha ricordato gli ultimi Adramelch, con la voce ruvida di Glenn DaGrossa a svettare su tutto. Molto più aspra e alla Queensryche “Beneath the Surface”, con suoni spigolosi (a proposito: la band ha appena concluso un tour americano proprio con gli eroi dell’heavy/prog), mentre di “Mourning Heroes” piacciono soprattutto l’inizio solenne e le evoluzioni strumentali a centro brano. Il tempo delle soffuse atmosfere acustiche di “My silent Breath” e si riparte con le evoluzioni, molto vicine al progressive rock fine anni ’70, della traccia autotitolata e soprattutto della cristallina “The Inquisitor”. Degna conclusione del disco è la rocciosa “In this Circle”, con chitarre acustiche a tratti inquietanti e un’altra bella interpretazione ruggente di DaGrossa. Chi segue MetalHead sa che normalmente non sono troppo colpito dai dischi progressive, ma per gli Awaken faccio volentieri una eccezione!
(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10