(Pure Steel/Audioglobe) Fra le band nate negli eighties e poi risorte con questa new wave di classic metal, i losangelini Axehammer sono sicuramente fra i meno produttivi: in 31 anni hanno pubblicato soltanto un demo e due album, compreso questo nuovissimo “Marching on”! Se la quantità è carente, tutt’altro discorso per quanto riguarda la qualità: le otto tracce del full-length piaceranno a tutti gli appassionati dell’US metal vecchio stile. Rispetto al resto del disco, l’opener “Walk into the Fire” ha una alta dose di melodia, ma il sound resta duro e spigoloso, con le due asce infaticabili e una sezione ritmica secca e allo stesso tempo pesante. Inesorabile e terremotante anche “The Dragons fly”; in “Midnight Train”, il quarto brano su quattro sparato a mille, il singer Kleber Mandrake (che razza di nome!) raggiunge toni e vette di James Rivera. Gli stop and go di “Demon Killer” ci fanno finalmente prendere un minimo di respiro: il brano è forse il più corposo e convincente dell’intera scaletta e contiene un solo magistrale. La lunga “Cemetary” si concede aperture epiche, mentre è dura fino alla dissonanza la conclusiva “Flesh Machine”. US Metal at its best, sarebbe davvero un peccato lasciarselo scappare!
(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10