(SPV-Audioglobe) In quest’epoca di file sharing e raccolte a metà prezzo, il buon vecchio Axel Rudi Pell segue gli antichi canoni e pubblica una nuova raccolta (la quarta!) delle proprie ballate. Anticipo subito il consiglio che darei alla fine: se siete amanti del vinile, questa è una compilation da acquistare nel lussuoso doppio gatefold colorato, per godere al meglio le rotonde evoluzioni della chitarra di Pell (immagino che spettacolo i suoni di “Touching my Soul” o di “Curse of the Damned”); su cd, un prodotto come questo perde gran parte del proprio appeal nonostante i tre inediti, posti ad inizio scaletta. In tutta onestà la prima new song, “Where the wild Waters flow”, è soltanto un compito ben eseguito, nulla di più. Non avrei scommesso neanche un centesimo sulla versione slow/orchestrale di “Holy Diver”, l’immortale classico di R. J. Dio (R. I. P.), ma Johnny Gioeli è particolarmente ispirato e ci regala una performance oggettivamente straordinaria. “Hallelujah” (sì, quella di Leonard Cohen) crolla non appena subentra la batteria di Mike Terrana: forse qui si è osato troppo, ci sono certi brani che, semplicemente, non possono essere trasposti in chiave hard rock, punto e basta. Per il resto, i dieci pezzi in scaletta vengono soprattutto dagli ultimi dischi della band: ci sono ancora due cover, la discreta “Love Gun” (Kiss) e l’ottima “In the Air tonight” (Phil Collins), che mantiene con gusto vintage i suoni anni ’80. Per chi segue il chitarrista tedesco nessun’altra novità; per gli altri, un bel modo di accostarsi alla sua musica.
(Renato de Filippis) Voto: 7/10