(PRC Music) Un growl possente, poderoso, letale echeggia dal Cile. Death e black si fondono in trentacinque minuti di perversione sonora, profanazione spirituale, massacro carnale. Otto letali tracce dove odio e occultismo vengono celebrati con inaudita violenza ed irresistibile energia. Questo debutto apre con “Shamhamphorash”, inquietudine che si trasforma in brutalità: ritmica, melodica e vocale. Si denotano subito delle consolidate basi death metal sullo stile dei Morbid Angel, mentre emergono concetti di matrice black metal norvegese, il tutto confermato sulle restanti sette tracce. Molto bella “Ascension To Kether” che è sempre veloce e tirata, ma vanta un intermezzo di potenza ritmica devastante, dove si nota l’ottima performance del drummer, mentre il growl del cantante risalta ed invade di prepotenza il confine con il black. Imponente “Taba’et (Misterium Mysteriorum)”, mai troppo veloce, un pezzo oscuro, impattante, molto ispirato e tagliente. Anche la tetra “Pert Em Hru” è molto ben riuscita, ed è capace di mescolare velocità con impatto sonoro ricco di groove e con un peso devastante. E’ ottimo il debutto di questa band, che tuttavia esiste dal 2006. Una band con una origine non tipica per questi generi, che comunque non sembra essere una copia o cercare di fare ciò che gli altri già fanno da tempo. Gli Aypheros non sono certamente la novità assoluta nel genere, ma il loro disco ha una grossa dose di personalità, è registrato molto bene e garantisce una ben delineata identità al progetto. Con un equilibrio molto intelligente tra death e black, dimostrano capacità, esperienza ed un amore sfrenato per il lato oscuro dell’esistenza.
(Luca Zakk) Voto: 7/10