(Misantrof AntiRecords) Dopo “A Matter of Death” (QUI recensito) gli Azgaal si ripresentano con un nuovo album, aperto da “Kiss the Stone” che propone un incedere simile a una fusione di cose vagamente vicine al crossover dei primi ’90. Un atteggiamento che si ripete nell’album, anche se non si ė di fronte a sonorità vecchie. Infatti i suoni risultano chiari e comunque carichi di tendenze moderne, come alternative metal e quel senso “and roll” che girovaga nei pezzi. Gli Azgaal sono ricchi di spunti, ma più di tutto sanno fare centro con ritornelli continui, ben confezionati, se non fosse altro per quel tono della voce da cantilena monotona eternamente riproposto, ma nonostante ciò il sistema canzone è ben messo in “Vier”. Un sistema che produce momenti melodici prima e d’assalto poi. “The Book of Shadows” ė oscura, poi gira in zone d’ombra e sviluppa un’andatura articolata e rifinita. Il brano migliore e, spero, il prossimo punto d’arrivo per gli Azgaal. Curiosa “Alone” che in alcuni momenti, cioè nelle andature fatte dell’accoppiata riff e ritmiche, ricorda i Metallica dell’era post “Black Album”. Sensazione tra l’altro già avuta in “Blood in My Hands”. Credo che solo la canzone “Black Heart Supremacy” riesca a covare dentro di se un retaggio veramente black metal o blackened o black ‘n’ roll che possa essere. “Flayed Alive Once’s Dance” ha il merito di essere la canzone più moderna a dall’impatto melodico importante. Roba che nemmeno gli Avanged Sevenfold riuscirebbero. Altro tocco accattivante è la rivisitazione di “I Kissed a Girl”, ripresa dai francesi col titolo “I Fucked a Girl” di Katy Perry. Le voci sono dominate dalle clean, una novità in casa Azgaal, tuttavia con buoni e continui inserimenti e contrasti del growl e il risultato ė dunque una coabitazione perfetta. In definitiva “Vier” è uno stadio successivo a “A Matter of Death”. Il taglio melodico nel songwriting viene curato e portato ad un livello nuovo, ma più di ogni altra cosa c’è l’andare avanti su tutta la linea della composizione da parte della band francese, nata come one man band ed ora un divenuta un terzetto. Gli Azgaal hanno creatività, merce rara di questi tempi.
L’album è scaricabile gratuitamente QUI.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10