(Clobber Records) Non esiste un corrispettivo italiano per “Ellipsism”. Almeno, non ne esiste uno che non perda potere descrittivo nella traduzione. Il termine indica una tristezza senza nome o causa, che sembra non avere fine… davvero un ‘bel’ titolo per questo piccolo gioiello di post metal, dove le definizioni di un qualsivoglia sottogenere sarebbero comunque strette. Ecco allora tracce lunghe quanto una tortura del peggior aguzzino, suoni lacerati e laceranti, voce al limite dall’essere definita ‘umana’, tempi prolissi, ricorsivi e contorti… tutto in un concentrato di strazio, dolore, malinconia e struggimento, dove si esprime anziché suonare, dove si sente anziché ascoltare. Una piccola gemma da scoprire ascolto dopo ascolto in ogni sua molteplice sfaccettatura.
(Enrico Medoacus) Voto: 9/10