(Logic(il)logic Records / Andromeda Dischi) L’apoteosi della purezza. La definizione dell’essenza, del nucleo, del centro di tutto. “It’s Not The End” è un album privo di qualsiasi deviazione, privo di qualsiasi influenza, distrazione, confusione, infezione. Una verginità musicale deflorata da puri istinti animaleschi, primordiali manifestazioni di aggressività che si materializzano attraverso due abilissimi chitarristi, ed un singer schietto, diretto, grezzo. Gli Italiani Badmotorfinger fanno heavy metal. Puro heavy metal. Anzi, chiedo permesso, i Badmotorfinger fanno “musica dura”. Etichette come heavy metal, hard rock, NWOBHM possono essere incollate addosso a questa band, ma quel sincero sudore che scorre sulla pelle renderebbe inefficiente la colla. I Badmotorfinger sono semplicemente heavy. Sono duri. Ci sentirete riff molto metal dentro la loro musica. Idee che spaziano dai Black Sabbath fino ai primi lavori solisti di Ozzy Osbourne. C’è il rock’n’roll, c’è il rock tirato, distorto. C’è quasi un’ora di vera musica, musica dura per gusti sinceri. Tra le tredici tracce (che includono la cover di “Rock’n’Roll” dei Motörhead) non troverete giochini da studio, non troverete orchestrazioni, niente effetti speciali ed inutili fiocchi per abbellire il pacco. Troverete la band come la trovereste su un palco, e la sua musica risulterà un toccasana, un ritorno alle origini, un atto di fede verso quella religione che noi chiamiamo metal. Bellissima l’aggressiva “Ghost”. Coinvolgente e graffiante “Nightmares”. Melodica, toccante e veramente ben fatta “Afterlife”, mentre il potente hard rock di “Beginning Of The End” risulta decisamente irresistibile. I Badmotorfinger non inventano nulla. Anzi. Ma è proprio questo ritorno alle origini, questa fedeltà al vero metallo che li rende semplicemente fantastici.
(Luca Zakk) Voto: 7/10