(Heavy Psych Sounds Records) Full length di debutto per i Californiani Banquet, band dedita ad un heavy rock settantiano, dal sound ipnotico ed accattivante. Sono frequenti i richiami a bands come Led Zeppelin e Deep Purple, ma anche a Captain Beyond, Black Sabbath e Blue Cheer, sapientemente mescolati ottenendo sette brani potenti e coinvolgenti. “Mastermind” è pregna di sonorità blues, con la chitarra che tesse belle melodie, mentre il basso è pulsante e ben in evidenza. “Sword Of Damocles” presenta sonorità un po’ più moderne e radiofoniche, valorizzate dalla buona prova vocale di Doug Stockey, in possesso di una voce più adatta a brani dalle sonorità vintage, ma che in questo caso crea un buon contrasto con lo stile più attuale di questo pezzo. “Run To You” ci riporta nei 70’s, con riffs di chitarra che richiamano alla mente i Deep Purple. “Set Me Free” è una cavalcata heavy rock cadenzata, che sia nelle parti chitarristiche che in quelle vocali, rievocano palesemente i primi Black Sabbath. “Burning Bridges” è un energico rock’n’roll in bilico tra Led Zeppelin e Rolling Stones, mentre “Touching The Grave” alza i ritmi, richiamando nuovamente i Deep Purple di “Highway Star”. La title track parte come un blues lento e cadenzato, per poi accelerare nuovamente nel finale, ideale jam session tra The Doors, Jimi Hendrix e Led Zeppelin. Un album dal sapore decisamente vintage, dove blues, hard rock e psichedelia si uniscono creando un suono potente e stralunato allo stesso tempo.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10