(Sleeping Church Records) Doom di prim’ordine, quello proposto dai francesi Barabbas dopo un lungo silenzio. Doom dalle tinte settantiane, più simile all’hard rock psichedelico che ai Candlemass, giusto per darci dei riferimenti abbastanza chiari sul tipo di musica proposta. La possente e aggressiva voce del cantante muove suoni cupi eppure puliti accompagnato da delle chitarre graffianti e da un reparto ritmico che ricalca il rock duro di mezzo secolo fa, per un mix che solo sulla carta dovrebbe risultare datato, mentre nei fatti risulta fresco, attuale e molto in linea con le ultime produzioni. Un disco da apprezzare soprattutto se si è nostalgici del doom e si vuole vederlo calato in una nuova veste, con la lingua francofona come componente inedita.
(Enrico MEDOACUS) Voto: 7,5/10