(Southworld) Qualcuno le ha definite la miglior band rock femminile di sempre, affermazione esemplare su come si stia spingendo il più possibile questa rock band finlandese. Le cinque femme fatale di Helsinki hanno aperto per New York Dolls e WASP nel loro paese e, ovviamente, stanno attirando su di loro l’attenzione dei media. La colpa è di sicuro di noi maschi ed eterosessuali. Non per essere malizioso, ma le band al femminile hanno sempre qualcosa che attira l’attenzione e l’ascolto di “All the Rules” alla fine mi ha spinto a riflettere che se non fosse per questo aspetto, le Barbe -Q- Barbies (che razza di nome!) non riceverebbero tanta attenzione. Hard rock, influenze glam e rock ‘n roll, questo è il loro aspetto musicale. Sicuramente meno dure delle Girlschool, perché le BQB sono più patinate, meno aggressive delle Vixen, ma alcuni risvolti delle loro canzoni mi hanno ricordato i Cult e i Kiss. Tirando però le somme su questo loro nuovo album, tutto si riduce al rock più sincero, d’annata, classico e no. “Whole Lotta You” ha la sua energia, ma con quel titolo chi potrebbe ricordare la struttura del pezzo? “STFU” ha un ritornello che probabilmente qualcuno potrà utilizzare per un remix disco e non manca qualcosa preso dal punk, “Shout It Out Loud “ e “Love Machine” (anche in questo caso manca solo una parola che potrebbe avvicinare il titolo di un loro pezzo a qualcuno più illustre, ma i Cult non ritornano nelle melodie di questa occasione) e via tra ritmi regolari e riff puliti ma sicuramente rockettari. C’è anche un brano acustico niente male, “Gun in My Hand”. Canzoni non di certo brutte, ma credo non abbiano poi tanto argento vivo. Scritte bene, forse anche troppo, c’è quel clima di ordinarietà, pur riconoscendo alle cinque finniche di avere comunque un atteggiamento sincero e sentito.
(Alberto Vitale) Voto: 6/10