(Pulverised Records) I marcescenti Bastard Grave siglano il loro terzo album in studio, inno al death metal di derivazione Autopsy e dintorni. “Vortex of Disgust” è intriso di atmosfere pesantemente cupe, nelle quali sia le chitarre quanto i pattern ritmici passano da fasi spedite ad altre rallentate e cadenzate. Si ascolti pure “Consumed And Forgotten” come esempio di quesito altalenante ma fluente e comunque marcio death metal. L’atmosfera di morte e decadenza pervadono le note degli svedesi, sospinta da un variare ritmico ben calibrato sui riff marcati e scanditi delle sei corde, come in “Icon Bearer”. Il cantato è torvo, un growl ombroso che tende a prolungare la fine delle strofe, calandosi perfettamente in questa atmosfera di decadenza e anzi contribuendone alla sua riuscita. Uno stile ‘datato’, death metal vecchia maniera con sporadiche melodie che ricalcano certe soluzioni del death metal svedese della prima ora, quello dei primissimi anni ’90. Esemplare il lavoro al missaggio e masterizzazione di Greg Wilkinson presso lo Earhammer Studio (Autopsy, Chaotian, High On Fire e altri), mentre le registrazioni dei vari strumenti sono state eseguite con Ulf Blomberg ai The End Studios (Exhale, Crawl, Age Of Woe e altri). Tutto il lavoro svolto per l’assemblaggio dei pezzi, otto in tutto per quasi trentanove minuti, ha lucidato senza troppa cera ma in modo efficace, la totalità di questo death metal possente, oscuro e a tratti anche accattivante come avviene in pezzi tipo “Hunger To Devour”, l’opener “Sunder The Earth  oppure “Necrotic Ecstasy”.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10