(Street Symphonies Records / Andromeda Dischi) Scatenati e fuori di testa. Elettrici. Trasudano potenza e rabbia. Sono al limite della stabilità chimica. Con loro si sente l’origine dello sleaze, del glam, dell’hard rock. Scaraventano indietro agli albori, ai primi anni ’80, mantenendo comunque certe ire e certe furie moderne, creando quasi quaranta minuti di energia senza controllo. Vantano chitarre ben suonate, grintose, poderose. Hanno un cantante veramente in gamba, capace di fare veramente la differenza. Le dieci tracce sono divertenti, sconvolte e sono sicuramente perfette per il palco, per scatenare un pubblico, per esaltare. A livello di proposta, tuttavia, manca la componente “hit”, tipica del genere: non trovo tra le dieci tracce quel pezzo indimenticabile, memorabile, quello che rende unica la band. C’è comunque una particolarità che contribuisce a rendere i Bastardogs personali e particolarmente impattanti: spesso il loro hard rock, il loro sleaze sembra incrociarsi con l’heavy metal più tradizionale (l’assolo della opener “N.U.S.U.” ne è una prova), aumentando di gran lunga la potenza espressa, la quale viene proposta con pulizia e letale determinazione. Mi piace il suono vintage del disco, specialmente della voce… un suono molto “elettrico”, qualcosa che -per chi ha vissuto una parte degli anni ’80- porta automaticamente alla memoria bands dannate, cattive… roba non certamente per bravi ragazzi, roba scomoda, roba che non piace alla mamma, al papà, alla parrocchia… ovvero la sintesi dell’essenza iniziale, della ribellione essenziale, delle origini che poi hanno avuto evoluzioni variegate, sempre e comunque nel nome della devastazione. Mi piace “Drinkin’ My Brain Off”, con il suo punk sfacciato. Irresistibili “Bad Dogs” e “Bite You Down”, molto belli i richiami classici di “Sex Machine” ed ottima la composizione di “Last Night”. I Bastardogs sembrano appartenere ad un’altra epoca. Non sono originali e non sono ancora riusciti a trovare una loro identità che sia capace di lasciare il segno. Però sono carichi, scatenati; andrei a vederli dal vivo senza esitazione, e sono sicuro che l’esperienza che stanno maturando offrirà loro la capacità di creare il loro brand, necessario per riempire di hits il prossimo disco.
(Luca Zakk) Voto: 6/10