copBeastWithin(Sepulchral Productions) Il black metal ha avuto una evoluzione. Tutto iniziò ai tempi di acts storici come Venom, Hellhammer, Celtic Frost… dove si suonava un metallo più duro, con testi più estremi… ma era sempre il metallo diffuso ad essere la componente dominante: il rock pesante, i Motorhead, le regole fino ad allora note. I Beast Within fanno esattamente il percorso opposto. Si formano nel 2012, e si tratta di personaggi che vengono da esperienze con Akitsa, Blackwind, Thesyre e Utlagr; ovvero il black metal canadese, nel Québec. Nei Beast Within rimane il concetto estremo, l’occultismo. Rimane l’essenza di tutto quello che noi umani conosciamo… l’io più intimo, più vero, la bestia… alimentata da secoli di decadenza, violenza, schiavitù, falsità, corruzione, religione. La musica? Un ritorno alle origini… un metallo cattivo, pesante, cadenzato. Ok, oggi ci sono centinaia di patetiche sub-definizioni… c’è sludge, c’è dark, c’è thrash, c’è doom, ma i Beast Within vanno sul diretto, sul sodo. Sono Motorhead lenti e pesanti, Sodom in certe espressioni. E loro stessi ammettono di essere influenzati dalle origini: Celtic Frost e Pentagram. Il diavolo quindi, il male, e una pesantissima atmosfera che lo descrive: hanno chitarre tuonanti, toni bassi che fanno tremare il terreno, ed un vocalist possente, rauco, infetto. Se la prendono comoda e questo EP 7” è il loro debutto. Ma si tratta di musica eterna, e pezzi come “Servitude” offrono riffs al quale nessun metallaro può restare indifferente.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10