(The Church Within Records) E’ sempre piacevole scovare un lavoro di qualità dietro un nome poco conosciuto o nuovo. Beelzefuzz è quel genere di nome che da subito lascia intuire una direzione doom, magari si penserebbe anche allo stoner e all’hard rock anni ’70 ed effettivamente il power trio americano in attività da pochissimi anni è votato proprio ad un doom molto dinamico e infarcito di quelle sonorità hard rock di un tempo, impalpabile invece la componente stoner; si trovano dunque riff tipicamente sabbathiani ed ecco spuntare anche venature e soluzioni alla Uriah Heep, proprio questi ultimi poi si affermano nei pezzi anche grazie ai risvolti vocali di Ortt (anche chitarra) che ricorda alla lontana proprio il grandioso e compianto David Byron, vocalist appunto degli Heeps. Otto canzoni, minutaggi dai 3′ ai 7′, melodie onnipresenti, riff lineari, ben delineati e che aiutano a tenere salde le canzoni nella memoria dell’ascoltatore. La pulizia compositiva è luminosa, espansa per tutto l’intero songwriting e non si attenua nemmeno negli episodi più lunghi, come gli oltre sette minuti di “Hypnotize”, canzone dallo schema Blac Sabbath e smaccatamente doom. Visto che cito questa canzone, vale la pena menzionare la seguente “Lonely Creatures” che risente del rock britannico di fine anni ’60 e non solo di Ozzy e compagni. Un buon esempio retrò ma in chiave dinamica. Da citare anche “Lotus Jam” per quel riff classico, semplice ma immediato e diluito nel tessuto del brano. La sezione ritmica sorregge la chitarra, rivelandosi anch’essa pulita e scorrevole. Il sound è comunque denso, pieno, corposo. “Beelzefuzz” è un buon esempio di doom derivato dall’old hard rock, suonato da musicisti ben ispirati e con una voce di gran qualità. Ho già scritto della buona resa delle canzoni e anche i pochi momenti che potrebbero apparire scontati, per un genere che lo è comunque di suo, sono però realizzati con una viscerale osservazione dei canoni del genere e un tocco disinvolto. Un debutto sorprendente, per una band che in pochi anni ha fatto solo qualche demo.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10