(Nuclear Blast Records) Molti considerano “The Satanist” (recensione qui) il momento artistico più elevato dei Behemoth, pertanto il seguente “I Loved You At Your Darkest” (recensione qui) e questo “Opvs Contra Natvram” altro non fanno che ‘mantenere il livello alto’, vivendo di una rendita stilistica seminata negli anni. Le solite male lingue? Una verità? Difficile a dirsi. Nonostante il buon Nergal sia impegnato in vari progetti, il demone Behemoth continua ad essere tra le sue priorità, e questo irriverente “Opvs Contra Natvram” segue il percorso iniziato proprio con “The Satanist” e reso cinicamente più preciso con il successore: musica oscura, dannata, sulfurea… musica che con il death ormai non ha più nulla a che fare… questo è black puro, nessun ‘blackned-qualsiasi cosa’. Crescono i mid tempo, cosa che mi esalta pericolosamente, ed i brani scendono sempre più nel profondo, verso gli inferi, lasciando spazio ad una definizione del suono quasi erotica. “Post-God Nirvana” apre le perte verso il mondo sulfureo dei Behemoth, stendendo un tappeto rosso per l’aggressività di “Malaria Vvlgata”, proseguendo verso il senso trionfale delle tenebre che emerge dalla contorta “The Deathless Sun”, pezzo molto variegato coronato da un assolo indovinato. Favolosa “Ov My Herculean Exile”: brano principalmente lento, profondo, incisivo, penetrante, un poderoso cammino che conduce a inferi inesplorati, con quelle linee di basso calde ed ipnotiche. Identificativa, non prevedibile, teatrale ed apocalittica “Neo-Spartacvs”, aggressiva e decisamente tetra “Disinheritance”. Quelle parentesi lente ed arpeggiate di “Off To War!” sono erotismo musicale, mentre “Once Upon a Pale Horse” è provocante con i suoi arrangiamenti impulsivi, accompagnando verso l’esplicita malvagità di “Thy Becoming Eternal”, brano con un twist epico… prima della lunga, tecnica, intricata e conclusiva “Versvs Christvs”. Una devozione quasi isterica alle tenebre, ai meandri infernali, alla dannazione, al sapore del sangue, all’accecante luce delle fiamme ed il seducente profumo dello zolfo. Certo, Nergal sarà ormai moto ‘personaggio’, avrà visibilità mediatica appartenendo al mainstream, ma la la sua devozione per quei sentieri sinistri, la sua perdizione verso tutto ciò che è anti-cristiano e palesemente maligno… è vera come la morte, è trasparente come le acque dell’Acheronte, è sincera come la parola pronunciata prima dell’ultimo respiro. È una cosa oscuramente pura: cosa che la sua musica mette in pericolosa e destabilizzante evidenza!
(Luca Zakk) Voto: 9,5/10