(Nuclear Blast Records) Son passati ben cinque anni dall’uscita di “Scriptures” (recensione qui), ottavo album delle leggende inglesi del death metal Benediction. Un disco devastante e meraviglioso, che riportava la formazione britannica alle sonorità del capolavoro assoluto “Transcend The Rubicon” e che soprattutto vedeva il ritorno in line up di Dave Ingram, storico cantante della band, dotato di una timbrica riconoscibile tra mille, brutale e perfettamente comprensibile allo stesso tempo. Le aspettative per “Ravage Of Empires” erano quindi piuttosto alte, visto lo stato di grazia dimostrato nella precedente release, ma devo dire che non avrei mai creduto che con questo nuovo disco i Benediction riuscissero a superare se stessi in questo modo. Il sound è sempre riconoscibile sin dal primo riff, con le chitarre fumose e pastose della storica accoppiata Darren Brookes / Peter Rew, come sempre stilisticamente debitrici verso i Celtic Frost, eppure mai così affilate e violente, con qualche concessione verso lidi slayeriani i quali ogni tanto fanno la loro comparsa in alcune accelerazioni, come l’attacco della travolgente opener “A Carrion Harvest”. “Engines Of War” è immediata, non per nulla è stata scelta come singolo, svolgendo egregiamente il compito che nel precedente album è stato svolto dalla pregevole “Stormcrow”. “Crawling Over Corpses” prende a schiaffi l’ascoltatore con un’arroganza senza precedenti, mentre nella title track compaiono alcuni spunti melodici, ben confusi tra ritmiche incalzanti ed il ringhio bestiale di Dave Ingram. I Benediction vanno sul sicuro, senza spingersi in direzioni che poco hanno a che vedere con il loro stile, come era successo ad esempio ai tempi di “The Dreams You Dread”. Dopotutto hanno creato uno stile personale, in grado di influenzare generazioni di musicisti, rimanendo comunque inimitabili, dispensando ancora grandi lezioni di puro death metal!
(Matteo Piotto) Voto: 9,5/10