(Satanath Records) Dalle steppe russe, I Bestial Deform hanno vomitato blasfemie e cattiverie dal lontano 1992. Pur essendosi sciolti per un anno solamente (1998) i nostri non sono stati dei campioni di prolificità, tanto che questa loro quinta opera arriva a ben undici anni di distanza dalla precedente. In realtà poco è cambiato nella loro produzione. Siamo infatti sempre nel territorio dei Morbid Angel, vale a dire un Death/Black dalle forti influenze Brutal. Seppur un po’ pacchiani nei testi (chi non lo è in questo frangente!), i russi fanno davvero bene il loro sporchissimo lavoro con dieci tracce che martellano e mattono a ferro e fuoco gli ideali cristiani, quasi a operare una inquisizione al contrario. I riferimenti ai Morbid Angel si sentono soprattutto nella batteria e nella voce, ma il mood generale paga dazio al gruppo americano davvero tanto anche nel complesso. Non che si sia di fronte ad un gruppo-plagio, anzi. La personalità c’è e si sente tutta, altrimenti non si spiegherebbe la longevità stessa della formazione. Bravi ragazzi…
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10