(Nuclear Blast Records) Dopo due album con l’austriaca Napalm Records, i tedeschi Beyond The Black tornano in patria, accasandosi alla Nuclear Blast la quale pubblica il loro quinto disco… in verità un po’ in sordina, in quanto non mi è parso di vedere la solita intensa attività promozionale tipica di questa storica label, e nemmeno il press kit sembra contenere l’usuale dettagliata biografia (cosa prevedibile per il debutto nell’ambito di una nuova etichetta) o la serie foto tipicamente di alto livello, specialmente quando si tratta di una female fronted band come la favolosa e talentuosa Jennifer Haben, membro fondatore di questo progetto di successo ormai in circolazione da quasi un decennio. La componente symphonic metal nel tempo è un po’ calata (tanto che non c’è più nemmeno un tastierista fisso in line up, dalla dipartita di Jonas Roßner), forse anche per il fatto che la voce della vocalist più si adatta ad un rock/metal melodico, quello molto ben interpretato in questi dieci imponenti brani, tanto fruibili ed immediati quanto ricercati ed elaborati! Heavy rock con “Is There Anybody Out There”, brano di apertura dalle linee vocali taglienti esaltato da una chitarra possente. Suggestiva e vagamente folky… ma anche genialmente southern, la bellissima “Reincarnation”, pezzo con un altro ritornello indovinato, qui esaltato dal growl del chitarrista Chris Hermsdörfer. Sognante “Free Me”, forse il pezzo più symphonic metal dell’album, mentre il melodic metal ricco di tecnica rende intensa e ricca di musicalità “Winter is Coming”. Diretta, catchy e dalle radice power “Into the Light”, bella la performance di Jennifer nell’intima ballad “Wide Awake”, emerge un sentore fantasy nella teatrale e decisamente catchy “Dancing In The Dark”. Suoni moderni con l’immensa “Raise Your Head”, ovvero un’altra canzone con un ritornello superlativo. Sfuggente “Not In Our Name”, brano un po’ imprevedibile anche se molto interessante, prima della struggente, malinconica e conclusiva “I Remember Dying”. Ammiro Jennifer, capace di portare avanti il suo sogno fin dalla tenera età; lei e la sua band, con una line up stabile ormai da diverso tempo, sono riusciti a scolpire un album potente, capace di impattare dal primo ascolto, ma anche di crescere con impeto ad ogni successiva riproduzione. Ogni suono, ogni arrangiamento appare indovinato alla perfezione, il tutto per brani coinvolgenti, ad ampio spettro, capaci di stamparsi in testa con piacevole prepotenza. Brava Jennifer!
(Luca Zakk) Voto: 9/10