(Zazen Sounds) Black Altar è un vecchio progetto di Shadow, musicista polacco che con questo marchio ha inciso solo due album in studio e una caterva di altre pubblicazioni minori, tra le quali sei split. Di questi “Arcana of the Higher Principles” ne raccoglie i pezzi di tre di essi, al suo interno figurano quelli di “Deus Inversus”, split con Kirkebrann di due anni fa, quelli di “Winds ov Decay / Occult Ceremonial Rites” dello split con Beastcraft del 2017 e infine di “Emissaries of the Darkened Call – Three Nails in the Coffin of Humanity” del 2012 condiviso con Varathron e Thorns. Un totale di quattordici pezzi ma l’opener e title track è una canzone presentata di fatto per l’occasione. Questa compilation è preziosa, in quanto oltre all’album omonimo del 2004 e “Death Fanaticism” di quattro anni dopo, i Black Altar con gli split hanno inciso materiale per almeno altri due album. “Arcana of the Higher Principles” ne ripropone una cospicua parte di questo materiale impregnato di questo black metal sepolto nell’underground e che appare da sempre in buona forma. “Arcana of the Higher Principles” è una veritiera istantanea di un musicista, Shadow, dalla creatività ben radicata nel black metal e al contempo rigogliosa. Alcuni pezzi sembrano avere la letalità dei Marduk, mentre altri sono talmente lavorasti e pur suonando genuinamente black metal da essere una versione inedita ma ruvida di Satyricon e soprattutto dei Carpathian Forest, il tutto posto con sfumature leggermente dark.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10