(Iron Bonehead / Dark Adversary) Mister Ford è sempre stato un amante dell’occultismo e di quanto ci gira attorno. E’ stato anche un autore di libri a riguardo, ma di sicuro le sue idee trovano piena espressione nei suoi Black Funeral, un gruppo chiave del panorama black americano. E paradossalmente il duo, autore con questo di ben nove album, non è neanche molto propenso al classico suono americano, essendo le proprie opere sempre più legate alla forma canzone europea. Nove trace quindi che cominciano con la più classica delle intro strumentali che si possa ipotizzare, ma ecco che dopo un minuto di suoni lugubri e ancestrali esce la vera natura dell’album: un tripudio velocissimo di forte impatto, le cui melodie sono molto epiche e con un certo retrogusto celtico. Sei anni dal precedente lavoro completo? Non si sentono minimamente, loro sono rimasti così come li avevamo lasciati. Il loro è un black puro, casto oserei dire, così attaccato ai canoni del genere da risultarne un bellissimo e lucidissimo stereotipo. E nonostante questo il disco elargisce malignità e cattiveria con l’inconfondibile voce di Ford a scandire pezzi lunghi ma saldi e prepotenti, capaci di non stancare per un secondo. Mi vien da dire che questo album è una vera prova di forza e insieme una presa di posizione chiara e netta su quello che gli autori considerano il black metal vero, senza orpelli ma con tonnellate di atmosfera maligna. Un disco che ci voleva, giusto per rimettere nei ranghi quanti vogliono snaturare il genere allontanandosi troppo dalle sue origini. Magnifici.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9/10