(autoproduzione) Questo album intitolato “Litanie dell’Orrore” è tra l’essere colonna sonora e un audiolibro. C’è un racconto su una bambina che diventa poi donna, amava disegnare e dipingere, diventa poi insegnante. La musica è legata ai quadri di Emilino Miraglia e Barattè Federica che hanno ispirato Black Hekate. La musica si incolla a questa storia con dei modi che in parte rispecchiano lo stile di certe colonne sonore di film thriller/horror degli anni ’80. Questo nuovo album del progetto Black Hekate sente il peso dell’arte di Lucio Fulci, Mario Bava, Dario Argento. Risente anche dell’esoterismo, delle connessioni psichiche, della psicologia. Al netto di questo, l’ascolto di “Litanie dell’Orrore” è come avventurarsi in un audiolibro con effetti speciali, dove dark e ritual ambient, rasoiate metal, psichedelia, noise ed elettronica esplodono nella narrazione oppure crescono da frammenti infinitesimali che poi si espandono. Suoni e parole ma anche versi e voci. Elementi che globalmente raccontano qualcosa che vuole, mira a gelare il sangue. “Litanie dell’Orrore” non è immediato. Il recitato, il narrato occasionalmente accade di percepirlo troppo basso rispetto alla musica, tuttavia per le sfumature della stessa storia, forse una voce femminile avrebbe reso il tutto più interessante e meno lamentoso visto che poi esiste una protagonista nella storia narrata in prima persona. Presente anche una cover di “Suspiria”, dell’omonimo film di Dario Argento.
(Alberto Vitale) Voto: s.v.