(Helldprod Records) Ribadisco quanto detto per la loro uscita precedente: se cercate black intellettuale, suoni ben registrati, articolate sonorità e testi aulici, passate oltre. I Black Mold fanno pattume messo in musica, black mischiato a punk e rock marcio, da suonare solo live e magari registrando direttamente l’album in presa diretta. Tutto concorre a far storcere il naso al palati avvezzi al black d’elite, che qui è soppiantato in modo volgarissimamente basso da accordi dozzinali e urla al limite del buon gusto. Ma questi sono i Black Mold, e già hanno fatto vedere chi erano nell’album precedente. Allora, per buona pace di chi passerà oltre dopo i primi due secondi di ascolto, lasciamo che questi debosciati se la godano e si divertano a fare quello che vogliono. In questo caso la libertà va premiata…
(Enrico Medoacus) Voto: 7,5/10