(Epictural Production) Sono Adramelech e Myrk le due fiamme che illuminano questa strana creatura black metal. Strana perché la musica che sprigiona il duo Black Owl Majesty è colma di risvolti semi-prog, post black metal, pagan. Molte sfumature ma Adramelech, multistrumentista nonché autore di testi e musiche, mette tutto in una sequenza dalle fattezze univoche. Nessun passo è slegato dal precedente o avulso da quelli che lo seguono. La sicurezza compositiva, il dettaglio nell’arrangiamento, le altisonanti melodie, il fluire inesorabile e brillante del balck metal dei francesi è un atto impareggiabile. “Owl Full Moon” presenta momenti stranianti, come almeno il primo terzo di “Gone”, dove un arpeggio in solitario tratteggia una dimensione di solitudine e ricordo. Il resto è ferocia, intervalli del riffing di stampo thrash metal, scardinati da ripartenze con blast beat fulminanti. Tuttavia sia “Gone” che le altre cinque composizioni formulano lungo il loro scorrere variazioni a più livelli e tenendo d’occhio un concreto flusso melodico, il quale è il grande elemento di prestigio dell’album. La maestosità dell’opener “L’entité” è una degna entrée a quanto si assisterà in “Owl Full Moon”, tra l’altro dando la fuorviante impressione che il black metal dei Black Owl Majesty sia più ‘sperimentale’ che dannatamente raw. In realtà Myrk, un cantante dallo scream piuttosto variabile e ben ispirato, e il suo collega sono saturi di soluzioni e per tanto presentano il genere in una maniera volubile, plasmata, tutto sommato non prevedibile. Mica poco…
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10