(Autoproduzione) Non sono molti i gruppi tedeschi a suonare progressive, ma ora alla lista potete sicuramente aggiungere i Blacklands: band attiva dal 2006, ma che solo oggi, con la sponsorizzazione della Pure Steel, si produce da sola il proprio debut. “Cold Embrace” ci mostra tre cose: che il disco suona prog rock e non prog metal; che tastiere di tutti i tipi hanno un ruolo importante nel sound; e che quindi, facendo 1+1, il riferimento più vicino, almeno fra le ultime leve, sembra essere agli inglesi Touchstone, anche per il timbro vocale della bella singer Moja Nardelli. “Dance of the Witches”, in linea con il titolo, si concede un intermezzo ritmato di chiaro ascendente medievale, mentre trabocca d’energia la titletrack. Un progressive più puro (ma anche più canonico) in “Remember your Time”; “I can hear your Heart” è una raffinata ballad dal testo positivo, dove rende molto bene l’affiancamento fra voce maschile e femminile. Altra energia fluisce libera in “Floating Pictures”; in scaletta vengono poi addirittura altre due ballads (per di più consecutive!), ma non appesantiscono troppo l’impianto di un album che sicuramente non ha puntato sulla velocità, ma su atmosfere molto adulte e introspettive (per la cronaca, i titoli sono “Love will never die” e “Memories”, belli soprattutto i cori di quest’ultima). La lunghissima “Powerplay”, anche se non ho a disposizione i testi, mi sembra almeno in parte dedicata alla tragedia dell’11 Settembre. Un disco che mi è sembrato convincente sotto tutti i profili: gli appassionati si facciano avanti!
(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10