(Massacre Records) Album di debutto per Blackscape, terzetto svedese dedito ad un thrash/death moderno con frequenti soluzioni vicine al groove metal. I brani sono infatti orientati verso mid tempo corposi, pieni di riff decisamente aggressivi ma non privi di stratificazioni melodiche, mentre le vocals sono brutali, tipicamente death metal. Un potenziale assalto sonoro che però è parzialmente frenato da una certa staticità che smorza un po’ l’impeto della proposta. L’album infatti sembra infatti correre con il freno a mano tirato, per via della mancanza dell’improvviso cambio di tempo, di quell’accelerazione o comunque quella variante in grado di sorprendere o spiazzare l’ascoltatore. Peccato, perché la grinta al trio non manca, come non difetta la tecnica esecutiva, palese soprattutto negli assoli, complessi e melodici al punto giusto. L’unico brano in grado di entusiasmarmi veramente è “Enslaved”, dove la band osa incursioni in territori progressive, tra ritmiche di pregevole fattura ed ottimi assoli; peccato per quel refrain con la voce pulita molto metalcore, abbastanza fuori luogo e in definitiva piuttosto fastidiosa. Un album potenzialmente interessante nelle intenzioni, ma che sa di incompiuto. L’abilità ai musicisti comunque non manca, quindi sono certo che, apportando opportune correzioni, sapranno offrirci episodi molto più interessanti.
(Matteo Piotto) Voto: 6/10