(autoproduzione) Una rock’n’roll band. Una rock’n’roll band inglese. Questo è il modo per riassumere i cinque giovani ragazzi che militano nei BlackWolf, band che giunge così al debutto discografico, dopo un EP uscito nel 2012. Rock’n’roll classico, vintage. Quel rock’n’roll di scuola Led Zeppelin, di ispirazione Lynyrd Skynyrd. Suonano con un feeling classico, dannatamente classico, ma vantano una tendenza fresca, moderna, dove quell’impostazione sporca viene ripulita, raffinata, aumentata di potenza. Tredici tracce per oltre cinquanta minuti di spensierato divertimento, dove un ottimo cantante crea un trend dominante, coinvolgente, grazie alla sua voce squillante ma estremamente potente e capace di creare momenti molto entusiasmanti. Immensa la componente melodica, molto ben costruita la sessione ritmica, dove ogni singolo strumento è messo in evidenza, incaricandosi del proprio identificativo sound. Apre carica di energia e groove “Mr. Maker”, seguita dalla ritmata “Keep Moving On”, dove il rock classico della band si ammoderna, ed assume i connotati di qualcosa di più odierno. Più americani con “Moving Mountains”, mentre su “Faith In Me” il rock soft e un po’ blues di intensifica l’orientamento classico. Grande il vocalist su “Trouble”, “Only Said In Silence” e su l’altra canzone riflessiva, ispirata al tradizionale, al southern: “Raised On The Sun”. Ai confini con il rock più duro con “Black Hole Friend”, dove emerge ancora una volta la marcata tendenza a sonorità molto moderne, non sempre incluse nel panorama metal. Le conclusive “Sleepwalking” tornano a sonorità rock e southern, chiudendo così un album divertente, molto ben suonato, creato con passione, cura ed intelligenza. Una band che potrebbe trascinare verso sonorità più dure un pubblico abituato a cose più commerciali, in quanto riescono a coinvolgere con un sound poco impegnato per il ascoltatori medi, inserendo successivamente idee rock molto ben riuscite, intensificando la dose, creando una perfetta omogeneità.
(Luca Zakk) Voto: 7/10