(Clavis Secretorvm) Svizzeri, ossia sinonimo di qualità. Mi spiace per chi non ci crede, ma son convinto che se nasci in Elvezia sei un predestinato. Mi bastano i Celtic Frost per darmi una cariula di ragione. E quindi vi dico già che con questo EP/LP i nostri sono entrati nella mia cerchia di preferiti. I Blakk Old Blood usano la formula di poche tracce, ma lunghe e a dir poco molto buone. Quindi ecco quattro brani in cui il cantato è perennemente marcio, cattivo e brutale. I suoni sono sporchi, brutti persino. Basso e batteria? Solo orpelli sonori al servizio di ugola e distorsioni. Ma il tutto convince come solo le formule rodate sanno fare, l’atmosfera è pertanto nera, sublime, eccezionalmente crudele. Ecco, la crudeltà, la cattiveria, questa è la chiave. Perché sono sentimenti veri, diretti; e i Blakk Old Blood fanno semplicemente questo, con il formato più vecchio del mondo, ossia una classicissima canzone Black Metal. Plausi.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10