(Sliptrick Records) Latvia, ovvero Lettonia, questa è la provenienza dei Blinded Memory, un gruppo musicale che si ispira in parte ai dirimpettai svedesi e al filone metalcore per tinteggiare il loro melodic metal. Cinque pezzi fatti con linee del riffing e voci harsh tipiche del melodic svedese e con i canonici brakdown, oltre a qualche coro d’ordinanza per all’insieme un senso d’impatto però ben limato. Non mi sembra, “From the Ashes”, un lavoro (è il secondo EP della band) da terzine in quantità e fratture ritmiche possenti come d’abitudine si ascolta in lavori del genere. Forse il connotato metalcore è il meno sviluppato nei brani ed è un bene perché evita alla band di banalizzarsi. Resta però il fatto che i Blinded pur sfoggiando una buona quantità di melodie, non riescono poi però a determinare dei brani memorabili o che siano in grado da far pensare che la band non sia una semplice proposta del calderone. “Takeaway” ha un riff d’esordio stuzzicante e non da meno il resto del brano, ma il tutto soffre di ‘già sentito’. Solo un caso, cioè “Forever and Always”, è un esempio di canzone tenace, adrenalinica, in parte moderna e non troppo legata ai vincoli dei generi e in grado di stamparsi nei sensi di chi ascolta. Magari da questo brano e dai diversi e interessanti spunti solisti delle chitarre disseminati in “From the Ashes”, si dovrà poi partire per una prossima pubblicazione.
(Alberto Vitale) Voto: 6/10