(Beläten) Lo schifo del mondo che Kim Sølve riesce a descrivere è stupefacente. Certo, di ispirazione per queste cose l’umanità ne offre a volontà… ma Kim, con i suoi Blitzkrieg Baby riesce ad innalzare il livello di ansia, di orrore, di rigetto, confezionando un altro EP ad oltre un anno dal precedente “Kids’ World” (recensione qui https://www.metalhead.it/?p=33249). Kim mi spiegò la sua negatività, il suo senso di disgusto verso il mondo e l’umanità (qui https://www.metalhead.it/?p=33946), ma per lui l’esprimere questi sentimenti esagerati non ha un confine, non ha un limite. E nemmeno una fine, a meno che non sia la meritata fine della nostra esistenza. Musicalmente la descrizione è esattamente quella proposta: Ultra Negative Industrial Pop. Infatti qui non c’è metal, niente chitarre o blast beat. Solo suoni, rumori. Noise estremo di origini fredde, meccaniche, industriali. Poi c’è il colore, sempre una sfumatura di nero, evidenziato da lyrics inquietanti che descrivono, forse con ironia, le meravigliose cose che noi umani siamo in grado di fare: distruggere, sporcare, uccidere, annientare, sottomettere. Il nuovo EP riprende questi concetti, li spinge oltre e ci aggiunge un tocco di… cannibalismo.
(Luca Zakk) Voto: 8/10