(Pure Steel) Mi fa sempre piacere ricevere qualche disco dalle scene ‘lontane’: questa volta tocca addirittura all’India, da cui provengono i Blood and Iron. Il loro terzo disco era già uscito come autoprodotto l’anno scorso, ma la Pure Steel ha avuto la bella idea di ristamparlo per il mercato internazionale (peccato che non ci siano bonustrack). Molto interessante la opener “Ghost of a Memory”, che dispiega un heavy/prog abbastanza roccioso, ma in cui brillano anche (all’inizio e nel break) parti acustiche raffinate. Anche “Burning Bridges” svela tendenze vicine al progressive e una buona padronanza degli strumenti. Con “Ascendant” sembra di stare di fronte a dei Rush potenziati e ‘metallizzati’; fluviale e a tratti proprio maestosa, grazie a un refrain indovinato, “Your own Voice”. Con “Legion” il disco si fa improvvisamente più aggressivo e tirato, con tocchi che sembrano di us metal (siamo quasi dalle parti dei Metal Church); e la chiusa è veloce e quasi cattiva con “Underground Rebellion”, che sconfina praticamente in territori Primal Fear. Un progressive molto heavy e con tocchi di power che convince e carica, per cui certamente non è riservato ai cultori di stranezze ed esotismi!
(René Urkus) Voto: 7,5/10