(Autoproduzione) Prince Of Tears è il musicista che si cela dietro a Blood Of The Prophecy, entità che racchiude nella propria musica atmospheric black metal e dal sound decadente e triste al contempo, vasto nelle sue melodie appunto dimesse e pur tuttavia intrise anche di una certa epica soprattutto quando nei pezzi compaiono blast beat e dunque riff anche più violenti. Un universo fosco “Blood of the Prophecy” perché per Prince Of Tears questa musica vuole descrivere la condizione umana che paga un tributo di sangue «che sta sanguinando del sangue della profezia» come dice lo stesso autore. Sette i pezzi e con marce differenti in fatto di passo ma si eleva da queste composizioni principalmente l’elemento amtospheric e in misura davvero inferiore, il depressive black metal. Nelle fasi veloci non faticano a delinearsi melodie ampie, a tratti struggenti e spesso dunque sofferenti, angosciate. Manca una certa continuità compositiva, sembra infatti di ascoltare frammenti che si succedono e pur con una loro identità, però è proprio il legame tra le diverse parti dei pezzi che appare incerto. Prince Of Tears oltre allo scrivere i pezzi ha suonato i vari strumenti e deciso i pattern ritmici che sono stati tutti programmati. Oltre al canonico basso e alla chitarra, partecipano alla struttura dei pezzi anche le tastiere ovviamente, le quali contribuiscono dunque a dare un senso di atmosfera, carattere e umore ai brani. L’album è chiuso da “The Abyss”, un mesto arpeggio con pianoforte che viene alternato da improvvisi scatti black metal, per una ideale sintesi finale di questa amara riflessione sul genere umano.
(Alberto Vitale) Voto: 6/10