(Saturnal Records) Crudele brutalità dalla Finlandia. Il black metal dei Blood Red Fog, oltre ad essere violento e privo di modernismi, ha una caratteristica marcatamente instabile, uno stato di pazzia che aleggia durante tutti questi trentasei minuti, uno stato folle evidenziato da una produzione sporca, asfissiante e da un singing indefinito, sconvolto, capace di saltare dalle urla sconnesse ad un growl lacerante e brutale. Il black è un mid tempo tirato, sporco, inospitale, certamente coinvolgente e capace di diffondere un alone di sofferenza e devastazione sempre sovrastato da una visione malata e mentalmente instabile della morte. “Blazing Star” apre con il suo riff ipnotico, talvolta contorto da idee melodiche perverse, con vaghe ispirazioni derivanti da una variante folk. “Black Hole Soul” è più chiara e catchy, ma anche qui emerge dominante la pazzia ed una visione folk che fa immaginare una mente disperata persa tra infinite e fredde foreste nordeuropee. Criptica e gelida “As Lightning From Heaven”, mentre la conclusiva lunghissima “Liberation” risulta a tratti molto (ed intenzionalmente) confusa e grazie anche alla lunghezza riesce a scatenare sensi di orrore e paura, esaltati da quella visione fumosa dell’aspetto folk della band. Un disco essenziale, old school, che trova radici nel black primordiale, nelle prime incarnazioni di Burzum, ma capace di essere personale, destabilizzante, malato e profondamente malvagio.
(Luca Zakk) Voto: 7/10