(Hellbones Records) Da Matera, la prolifica one-man viking metal band Bloodshed Walhalla rilascia il proprio quarto full-length di inediti: dopo “The Battle will never end” e il recente “Thor”, Drakhen ha deciso di fare le cose davvero in grande, e ci presenta la propria versione del “Ragnarok”. Solo quattro i brani in scaletta, ma con un minutaggio complessivo che supera i 65 minuti, quindi fate un po’ i vostri conti… La titletrack, che sfiora i 14 minuti, alterna atmosfere che sembrano ormai vicine a quelle degli ultimi Ensiferum (mediamente veloci, solenni, condizionate da potenti cori e da un certo uso delle tastiere) a passaggi folk più meditati; la più solenne e ritmata “My Mother Earth”, di 12 minuti, è più vicina al classico viking per il suo incedere stentoreo e cadenzato. Tutt’altri toni per “Like your Son”, squillante, trionfale, sostenuta; la conclusione è affidata a “For your God”, un mastodonte di quasi 28 minuti! Lungi da me dire che il brano sia troppo lungo (del resto Drakhen ci aveva già proposto suite di lunghezza quasi pari), ma non posso negare che sia abbastanza difficile ‘gestire’ questa canzone: anche dopo ripetuti ascolti, faticherete a focalizzare il suo sviluppo complessivo, e per quanto vi resterà una sensazione di grandezza sconfinata, vi sentirete come se vi manchi ancora qualcosa per afferrare ciò che il nostro vichingo voleva comunicare… parere personale, naturalmente, ma credo che composizioni un po’ più brevi (10-12 minuti vanno benissimo, non sto mica parlando di 3!) gioverebbero alla fruizione dell’ascoltatore e, senza perdere nulla in magniloquenza, guadagnerebbero molto in spendibilità. Questo “Ragnarok” merita comunque la vostra attenzione: come ho già detto più volte, i Bloodshed Walhalla sono un unicum nel panorama nazionale e i più fedeli eredi di Bathory.
(René Urkus) Voto: 7,5/10