I ciprioti Blynd dal 2003 ad oggi hanno totalizzato un paio di EP e un album, nel 2010 e intitolato “The Enemy”. Rconosco da subito che non ho mai ascoltato altro al di fuori di questo nuovo full length, ma l’impressione che ne ho potuto ricavare da “Punishment Unfolds” è assolutamente positiva. I Blynd sono autori di un melodic death metal controbilanciato da un thrash metal di tipo moderno, il tutto però non è esente né da risvolti potenti e muscolari (su tutte “Infinity Race”) o da trionfanti melodie, le quali permettono ad alcuni pezzi di non passare inosservati, come “Never for the Fallen” e “The Final Resistance”. La band propone anche richiami al thrash teutonico, in “The Chosen Few” e stupisce con “Convicted in the Devil’s Land”, brano potente ma architettato con risvolti groove/technical/industrial metal. Singolare l’imprevisto ed epico ritornello di “Sins to the Cross” e altri passaggi che strizzano l’occhiolino ai Blind Guardian. Non è un sound laccato, nonostante la pulizia della produzione sia esemplare, perché la dimensione e lo spazio dato agli strumenti è perfetto e di conseguenza i notevoli risvolti tecnici e progressive di “Punishment Unfolds” sono esternati al meglio. Nell’album compaiono come ospiti Sakis Tolis (Rotting Christ) e George Charalambous (Winter’s Verge), l’artwork, lo avrete riconosciuto, è di Seth Siro Anton. “Punishment Unfolds” è un buon compromesso tra forza, melodia e tecnica e credo che aiuterà a far conoscere questa band, la quale il 27 novembre si è aggregata a Milano al “Creatures From the Black Abyss Tour 2012” dei Cradle Of Filth.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10