(Dust On The Tracks) Un debutto elegante, piacevole, accattivante nel suo naturale e semplice classic/hard rock. La manifattura di questa musica è tedesca, ma i Bodyguerra hanno un tocco internazionale, completamente pervaso dall’essenza classic rock contaminata però da riff hard o AOR; le canzoni diventano immediatamente un libro aperto per l’ascoltatore, il quale naviga tra riff, assoli, melodie, ritornelli e rifiniture gradevoli. “Freddy…Nothin’ as It Seems” lo si assimila subito, senza fatica e ammirandone le strutture e il lavoro dei musicisti. Questo rock così espressivo e classico è un concept album attorno alla figura di Harold Fredrick “Freddy” Shipman, ovvero un medico inglese riconosciuto colpevole di essere un serial killer, il cui numero di vittime però non è mai stato chiarito. Purtroppo non ho i testi dell’album ma solo copertina e lista delle canzoni e dunque non ho potuto approfondire la storia espressa attraverso queste tredici canzoni che si fanno ascoltare a volume sostenuto e riportano alla mente sonorità tra la fine degli anni ’80, ma anche prima, e i primi ’90. La pulizia del songwriting, le distorsioni decise ma nitide, un cantato adatto al genere (ovvero Daniel Seebass), sono tra gli elementi più evidenti dell’insieme. Tuttavia la sostanza della musica, ciò che rende immediatamente piacevole “Freddy…Nothing As It Seems” è la sua cristallina fruibilità: l’ho ascoltato più volte e lasciandomi prendere senza dover vivere l’ascolto con l’intenzione di uno studio per poterci scrivere la recensione. Ritengo i Bodyguerra inclini al classic rock, ma la componente AOR è notevole, soprattutto per le modalità dei ritornelli e non mancano, come già indicato, opportune partiture delle chitarre nettamente hard rock, vedasi il riffing di “In the End”, tanto per citarne uno. Le chitarre sono di Guido Stöker , un insegnante dello strumento, come il bassista Stefan Schlenke che esercita in un conservatorio olandese. Completa questa formazione di musicisti attempati, ma di sicuro navigati e d’esperienza oltre che di ovvia qualità, Hermann Koke alla batteria. Un sano equilibrio, uno stile evidente e personale, “Freddy…Nothing As It Seems” è davvero l’album che non ti aspetti.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10