(Pulverised Records) Di recente ho parlato con Jonas Stålhammar (QUI), voce e chitarra dei Bombs Of Hades (oltre ad essere un ex-The Crown ed ex-God Macabre), ma solo dopo ho ricevuto questa raccolta, la quale racchiude la produzione fissata tra il 7’’ Carnivores e lo split “No Life”. La band svedese ne ha fatte di piccole pubblicazioni e l’intenzione di raccogliere un po’ di cose sparse o reperibili solo in formati vinile è un altro modo per spingere ulteriormente il proprio marchio. Una mossa in soccorso dei fans che magari stentano a trovare edizioni che spesso non ricevono una distribuzione capillare. Di “Carnivores” ho già scritto (QUI) e dunque il mio interesse è andato essenzialmente verso tutto il resto. Accattivante la rivisitazione di “I’ll Be Your Sister” (dei Motörhead), anche per via di un sound molto nitido, ruggente nella migliore tradizione death svedese, ma con una patina vibrante che mette in risalto le distorsioni. Complessivamente la release permette una buon riassunto sonoro dell’indole di questa band votata ad un assalto diretto e costruito ad arte e nel segno dell’old-school swedish death metal. Non mancano comunque dei brani graffianti e in particolare apprezzo il lavoro svolto in quelli che formano l’EP “Into the Eternal Pit of Fire”. Anche lì il sound si presenta in un modo esemplare, ma con uno spessore e un groove infernale. Se avete avuto la possibilità di ascoltare la band con i due album “Chambers of Abominations” e “The Serpent’s Redemption”, allora abbiate la consapevolezza che c’è una costellazione di cose che vi ruotano intorno e che, probabilmente, hanno contribuito a costruire quei sound che avete già ammirato e sono, da oggi, alla vostra portata.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10