(Pulverised Records) Eccellente ritorno sulle scene per Bone Gnawer, band che vanta tra le proprie fila il leggendario Kam Lee, personaggio che ha contribuito a definire le coordinate stilistiche del death metal, avendo militato nei Mantas (prima incarnazione dei Death) e nei seminali Massacre. Manco a dirlo, “Cannibal Crematorium” è un concentrato di death metal old style, sulla scia di acts quali Autopsy, primi Cannibal Corpse e i citati Massacre. I pezzi sono, quindi, diretti, potenti e piuttosto tecnici, anche se privi degli orpelli che caratterizzano il death metal più moderno, preferendo un approccio più aggressivo e sanguigno, che bene si accosta alle tematica principale su cui si incentra l’intero lavoro: il cannibalismo. Sono palesi, infatti, i riferimenti alle pellicole horror che trattano questo argomento; basti pensare a titoli come “Chainsaw Carnage”, “Cannibal Crematorium” o l’interludio “Il Sesso Bizzarro Di Cannibali”, nei quali sono presenti diversi samples tratti da films quali “Texas Chainsaw Massacre” ed altre pellicole inerenti all’argomento. Numerosi sono gli ospiti che offrono il loro contributo, tra i quali spiccano l’ex Benediction Dave Ingram, presente nell’oscura e cadenzata “Carnivore Beneath”, e Vincent Crowley (Acheron), che presta la sua voce nel brano “Chrome Skull”. “Cannibal Crematorium” non è certamente un album nato con l’idea di stupire o spiazzare l’ascoltatore. Non troverete innovazioni o modernismi di sorta. Solo purissimo death metal incontaminato, riffs aggressivi e rocciosi, vocals infernali e ritmiche nate per scatenare l’headbanging più selvaggio. E scusate se è poco!
(Matteo Piotto) Voto: 9/10