(Blood Harvest) Della sana e spietata brutalità dal Belgio con questo EP 10” empiamente concepito dai Bones, bands formatasi nel 2011. Le fondamenta della band trovano origine in un crudele old school death metal, genere al quale rimangono morbosamente fedeli. Fedeli anche nei principi: qui non ci sono elaborazioni e particolari processi sonori: l’album, come i demo precedenti, è stato registrato live in studio, in presa diretta, ed è capace di trasmettere tutta la genuina brutalità della band, materializzando attraverso l’impianto stereo ciò che questi quattro deathsters sono riusciti ad acquisire come esperienza suonando sui palchi con gente “tranquilla” come gli Obituary. Il growl del singer è disumano e forse ricorda proprio gli John Tardy. Musicalmente la velocità è sempre presente, un costante assalto a volte interrotto da rallentamenti che esprimono una pesantezza ai limiti delle regole della fisica. La sporcizia del suono è piacevole, diventa una componente del sound della band e continua ad offrire quella sensazione di essere dentro un piccolo club, buio e fumoso, claustrofobico, con un’autentico rituale della devastazione in svolgimento sul palco a volumi assurdi. La opener (e title track) no fa prigionieri: è brutale, ma non nasconde assolutamente i vari strumenti, tutti molto presenti e distinguibili. “Blight Upon Sodom” dopo una introduzione a base di basso molto accattivante si sviluppa con un riff cinico che sfocia in pura violenza e cattiveria, talvolta interrotte da rallentamenti letali. La conclusiva “Adulation of the Spheres”, la traccia più lunga (quasi otto minuti) intensifica un singing perverso mentre la progressione alterna tra teorie del massacro ed un cinico riffing che travolge la mente e devasta il cervello. Anche qui non manca l’ampia sezione “atmosferica”, caratterizzata da una cadenza mortalmente lenta con le chitarre che esplodono in assoli infernali e parti con un tremolo glaciale ai confini con il black metal. Un EP convincente, ricco di violenza nel nome di un death metal sincero e privo di influenze moderne. Brutale e schietto, feroce e mortale. Maledettamente reale.
(Luca Zakk) Voto: 7/10